Designer donne italiane: 6 nomi del design al femminile italiano

Designer donne italiane: 6 nomi del design al femminile italiano

Il design italiano è sinonimo di eleganza, innovazione e qualità, ed è stato definito da molte figure straordinarie che hanno saputo fondere estetica e funzionalità. Sebbene spesso il mondo del design sia associato a figure maschili, le designer donne italiane hanno avuto un impatto fondamentale nel plasmare il panorama del design moderno, portando innovazione, originalità e creatività. Oggi vi parliamo di sei donne che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo del design, con creazioni che spaziano dall’arredamento agli oggetti, all’architettura.

Alla scoperta delle designer donne italiane

Gae Aulenti

Gae Aulenti (1927-2012), architetto e designer, nasce a Palazzolo dello Stella (Udine) e si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1953. Nei primi anni della sua carriera, lavora alla redazione di “Casabella-Continuità” e partecipa al movimento del Neoliberty, rispondendo alle tendenze razionaliste del passato. Durante questo periodo, disegna la sedia a dondolo Sgargul (1962) e le sedie da giardino Locus Solus (1964), prodotte da Poltronova e oggi rieditate da Exteta.

La sua passione per il design industriale la porta a collaborare con importanti aziende come Zanotta, Knoll, Kartell, e Fontana Arte, progettando arredi iconici, tra cui la sedia pieghevole April (1964), il tavolo Jumbo (1965), e il Tavolo con ruote per Fontana Arte (1980), oggi esposto al MoMA. Nel 1966-1967, rinnova lo showroom di Olivetti a Parigi, creando la celebre lampada Pipistrello.

Nel 1972, partecipa alla mostra “Italy: the new Domestic Landscape” al MoMA, e negli anni Settanta collabora con Luca Ronconi, creando scenografie teatrali. Negli anni Ottanta, si dedica alla progettazione di allestimenti museali di alto profilo, tra cui il Musée d’Orsay e il Centre Pompidou. Successivamente, lavora alla ristrutturazione di Palazzo Grassi a Venezia (1985-1986) e al progetto di Piazzale Cadorna a Milano (2000).

Gae Aulenti è ricordata per il suo contributo innovativo all’architettura e al design, sia attraverso i suoi progetti di arredamento che per le sue ristrutturazioni e allestimenti museali. Muore a Milano nel 2012 all’età di 84 anni.

Designer donne italiane 10 nomi del design al femminile italiano
Lampada Pipistrello – Disegned by Gae Aulenti

Patricia Urquiola

Patricia Urquiola, nata a Oviedo nel 1961, è una delle designer italiane più influenti, sebbene di origine spagnola. Dopo aver studiato architettura a Madrid e laureata al Politecnico di Milano, inizia la sua carriera sotto la guida di Achille Castiglioni. Nel 2001 apre il suo studio a Milano, che oggi conta circa 70 persone, e inizia a collaborare con importanti marchi come B&B Italia, Moroso, Cassina e Kartell.

Tra i suoi progetti più celebri ci sono il divano Floe Insel per Cassina, la chaise longue Antibodi per Moroso e le sedie Comback per Kartell. Urquiola è anche famosa per le sue creazioni per Louis Vuitton e Mutina. I suoi lavori sono esposti in musei internazionali come il MoMA di New York e il Vitra Museum di Basilea. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Designer del decennio e il Designer dell’anno da varie riviste prestigiose.

Designer donne italiane - Divano Floe Insel
Divano Floe Insel per Cassina Disegned by Patricia Urqiuola

Elsa Peretti

Elsa Peretti è stata una designer italiana che ha rivoluzionato il mondo della gioielleria e degli accessori. Conosciuta per la sua collaborazione con Tiffany & Co., Peretti ha creato pezzi iconici come il bracciale Bone e la collezione Diamonds by the Yard, che ha portato un design minimalista e moderno alla gioielleria di lusso. La sua abilità nell’utilizzare forme organiche e linee eleganti ha cambiato il modo in cui vediamo i gioielli, introducendo un linguaggio più fluido e naturale.

Designer donne italiane bracciale Tiffany
Bracciale Bone per Tiffany Disegned by Elsa Peretti

Cini Boeri

Cini Boeri, architetto e designer milanese, è una delle figure più influenti del design italiano. Dopo la laurea al Politecnico di Milano nel 1951, ha lavorato con maestri come Gio Ponti e Marco Zanuso, aprendo il proprio studio nel 1963. È celebre per il divano Strips (1979), vincitore del Compasso d’Oro, e per progetti come la sedia Bobo Lounge e il divano Serpentone. Ha collaborato con marchi come Arflex, Knoll e Fiam Italia, progettando anche allestimenti di mostre e showroom. I suoi lavori sono esposti in musei come il MoMA e la Triennale di Milano, e ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Compasso d’Oro alla carriera nel 2011. Cini Boeri ha saputo unire innovazione e funzionalità, diventando un’icona del design contemporaneo.

Divano Strips di Cini Boeri per Arflex
Divano Strips Disegned by Cini Boeri per Arflex

Lina Bo Bardi

Lina Bo Bardi (1914-1992) è stata un’architetta e designer di grande influenza, nota per la sua prolifica carriera dedicata a promuovere il potenziale sociale e culturale dell’architettura e del design. Dopo aver studiato architettura all’Università di Roma, ha lavorato a Milano sotto Gio Ponti e, successivamente, si è dedicata all’illustrazione e alla critica per riviste come Domus. Nel 1946, insieme al marito Pietro Bardi, si trasferì in Brasile, dove fondò la rivista Habitat e avviò il suo studio.

Nel corso della sua carriera, Lina ha progettato numerosi edifici pubblici e privati, tra cui la famosa Glass House (1951) a San Paolo, un esempio pionieristico di uso del cemento armato. La sua sedia Bowl, disegnata nel 1951, è uno dei suoi design più celebri, caratterizzata da una forma semisferica e una struttura metallica. Ha lavorato anche con materiali locali, utilizzando legni brasiliani per creare mobili che esprimevano la “forza” e la “bellezza” intrinseca dei materiali.

Bo Bardi ha progettato anche importanti musei, come il Museo di Arte Moderna di San Paolo (1957-1968), e ha contribuito in modo significativo al panorama culturale brasiliano, organizzando mostre e creando scenografie per il cinema e il teatro. La sua visione innovativa ha lasciato un segno indelebile sia in Italia che in Brasile, e i suoi lavori sono esposti in importanti musei internazionali.

sedia Bowl lina bo bardi designer donne italiane
Sedia Bowl Disegned by Lina Bo Bardi

Elena Salmistraro

Elena Salmistraro (nata a Milano nel 1983) è una designer e artista che si è laureata in Industrial Design al Politecnico di Milano nel 2008. L’anno successivo, fonda il suo studio di progettazione con l’architetto Angelo Stoli, dedicandosi al design di prodotto e all’architettura. La sua attività si estende anche all’arte e all’illustrazione, collaborando con marchi internazionali come Apple, Disney, Ikea, Vitra, Moooi, Alessi, Cappellini, Huawei, Nike, Lavazza e molti altri.

I suoi lavori si caratterizzano per un’approfondita ricerca estetica e formale, combinando arte e design con una forte attenzione ai dettagli e un approccio concettuale. Molte delle sue creazioni sono prodotte in edizioni limitate e sono state esposte in fiere internazionali e gallerie prestigiose, come Rossana Orlandi e Antonio Colombo Gallery.

Tra le sue collaborazioni più importanti, quella con Scapin Collezioni, per la quale ha progettato prodotti come il tavolo Nuclide e la panca Ione, e con Natuzzi Italia, per cui ha firmato il divano reclinabile Calilla e la libreria-lampada Lophelia. Nel settore dei tappeti, ha creato una collezione per CC-Tapis e per Texturae ha progettato carte da parati colorate e ironiche.

Nel 2017, Elena è stata nominata Ambasciatrice Mondiale del Design Italiano in occasione dell’Italian Design Day e ha vinto il premio “Best Emerging Designer” al Salone del Mobile Milano Award. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui i Good Design Awards, gli ADA Archiproducts Design Awards, e il Premio Icona di Marmomac nel 2018 per il progetto “Marea”.

Divano Calilla per Natuzzi Disegned by Elena Salmistraro
Divano Calilla per Natuzzi Disegned by Elena Salmistraro

Designer donne italiane: il design che racconta l’Italia al femminile nel mondo

Le designer donne italiane hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo del design internazionale, creando opere che sono diventate simboli di qualità, innovazione e bellezza. Queste dieci donne hanno contribuito a fare del design italiano una vera e propria arte, portando avanti un’eccellenza che continua a ispirare generazioni di designer in tutto il mondo. Se vuoi immergerti nel mondo del design al femminile italiano, queste sono le figure da tenere d’occhio, capaci di trasformare ogni ambiente e oggetto in una vera e propria opera d’arte.

Leggi anche: Architetti famosi donne: i volti femminili dell’architettura

Leave a comment

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *